L’acquisto di una stufa a pellet è vantaggioso sotto diversi punti di vista. Eppure, c’è un costo “nascosto” da non tralasciare.
Sono sempre di più coloro che decidono di ricorrere a soluzioni alternative ai termosifoni e alla caldaia per il riscaldamento della propria casa. Con l’arrivo dell’autunno e dell’inverno, che portano con sé temperature via via più basse, mantenere l’abitazione al caldo diventa fondamentale: i costi delle bollette del gas, tuttavia, rappresentano una preoccupazione per tante persone. La stufa a pellet può essere un’opzione più che valida per riscaldare casa risparmiando.
In inverno, le nostre dimore sono il luogo ideale in cui potersi rifugiare dal freddo esterno. Il caldo di casa è sempre di conforto, soprattutto dopo una giornata trascorsa fuori per lavoro. Il pensiero di ritrovarsi a dover pagare delle bollette salate, però, può generare parecchia apprensione spingendo molti a cercare delle soluzioni efficaci per risparmiare sulle spese.
Le stufe a pellet, negli ultimi anni, si sono guadagnate una grande popolarità grazie alla loro convenienza e sostenibilità. Il materiale che utilizzano per il loro funzionamento, infatti, è un combustibile naturale proveniente dagli scarti del legno che viene trasformato in segatura e pressato realizzando dei piccoli cilindri. Questo è molto economico e la sua combustione inquina decisamente meno rispetto ad altri metodi di riscaldamento.
Prima di comprare una stufa a pellet c’è un aspetto da valutare: è fondamentale
Viste le sue qualità, la stufa a pellet si è affermata come un’alternativa apprezzatissima da chi è in cerca di soluzioni diverse da quelle tradizionali per riscaldare l’ambiente domestico. Per quanto il suo utilizzo sia vantaggioso, tuttavia, prima di procedere con l’acquisto è bene valutare un aspetto sul quale non tutti si soffermano. Si tratta di un costo “nascosto” che andrebbe assolutamente preso in considerazione.
Stiamo parlando della manutenzione dell’apparecchio, un’incombenza imprescindibile per garantire il corretto funzionamento della stufa. Per prima cosa, quest’ultima deve essere pulita adeguatamente, con regolarità, e possiamo farlo anche in autonomia. Avremo, però, bisogno di rivolgerci ad un tecnico specializzato per una revisione precisa del dispositivo.
L’esperto infatti sarà in grado di controllare l’emissione dei fumi e lo stato dei componenti elettromeccanici, occupandosi dell’asportazione dei residui, oltre ad esaminare la tenuta delle guarnizioni. Il suo intervento sarà necessario almeno una volta all’anno e il costo può variare a seconda delle tariffe del tecnico e dei lavori effettuati.
Solitamente si aggira tra gli 80 e i 200 euro nel caso in cui fossero necessari interventi come la pulizia della canna fumaria. Evitare di fare la manutenzione della propria stufa elettrica esporrà solamente l’apparecchio ad un maggiore rischio di malfunzionamenti, responsabili di un aumento del consumo di energia destinato a riversarsi sulle bollette.