Si sente spesso parlare di un fenomeno denominato déjà vu, anche se non tutti sanno bene di cosa si tratta, capirlo è importante.
La mente di molti di noi può essere complicata, al punto tale che spesso nemmeno noi stessi riusciamo a capire i tipi di ragionamenti che facciamo. E’ capitato certamente a tutti, anche se non si fa sempre caso a questo di avere avuto la sensazione di avere già vissuto una sensazione o già ascoltato una frase, ma di non riuscire ad avere una chiara percezione di quello che ci avverte. Un fenomeno come questo non dovrebbe essere sottovalutato, è quello che viene chiamato déjà vu ed è più frequente di quanto si possa pensare.
Diversi scienziati si sono dedicati a cercare una spiegazione a tutto questo, ancora adesso molte cose non sono così delineate, è però interessante capire quale sia l’origine di questa situazione e cosa può accadere nel nostro cervello in questi momenti.
“Ho avuto un déjà vu“, questa è una frase che potremmo quasi certamente avere ascoltato più volte o che potremmo avere detto noi stessi in riferimento a quando stiamo affrontando una situazione e abbiamo come la sensazione di averla già vissuta in passato. Dare una spiegazione a tutto questo non è semplice, soprattutto perché quello che si sente non è probabilmente così forte da spiegare cosa sia successo qualche tempo prima. Sapere perché si verifica tutto questo non può però che essere affascinante un po’ per tutti.
A livello scientifico si ritiene che questo fenomeno sia legato a una disfunzione della memoria, proprio perché è un ricordo anomalo che coinvolge la nostra mente senza avere però dettagli precisi. In alcuni casi ci si può sentire quasi spaventati perché non si ritiene “normale” pensare di avere vissuto qualcosa in passato di simile allo scenario attuale, anche se poi nell’arco di pochi minuti questa idea viene allontanata.
Gi studi effettuati sul tema sono stati tanti, nessuno di questi ha però permesso di capire con precisione quale sia la causa scatenante di un déjà vu. Una delle versioni più interessanti a riguardo è stata quella dello psicologo Hughlings Jackson, che si è dedicato a questo sin dall’800, sollecitato all’interesse manifestato da molti.
A suo dire, questo sarebbe la conseguenza di una una strana asincronia tra gli emisferi del cervello, che viaggerebbero su due binari paralleli senza mai incontrarsi. Ancora più affascinante, se possibile, il pensiero di un altro psicologo, Gestalt, convinto che questo sia l’effetto della visione di qualcosa che scatena in noi un’emozione inaspettata, già prodotta da altro, per questo in maniera naturale il cervello effettua un collegamento.
In realtà, secondo alcuni scienziati non possiamo parlare di qualcosa che ci è già successo, ma di un’illusione dell’ippocampo, l’organo che ha il compito di rendere conto dei ricordi. Purtroppo però chi è curioso di saperne di più deve necessariamente attendere, le certezze sono ancora poche, non si può ancora dare una risposta certa alle domande di molti.
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