Quando si usa un PC tutti i giorni si va incontro ad un declino più rapido delle sue componenti: ecco ogni quanto tempo andrebbe sostituito.
In seguito alla pandemia che ha colpito il mondo nel 2020, tantissime persone hanno deciso di optare per un lavoro che si può svolgere tranquillamente da remoto, ovvero con un terminale collegato a internet dalla propria abitazione. Chiaramente ci sono solo alcuni lavori che consentono questa tipologia di mansione e c’è anche da considerare che non tutti riescono a lavorare da casa.
Al di là delle considerazioni sui numeri reali delle persone che post pandemia continuano a lavorare in “Smart work”, c’è stato indubbiamente un aumento di acquisti di PC portatili utili proprio per lavorare da casa. In alcuni casi sono state le aziende stesse a fornire ai propri dipendenti il device dal quale lavorare.
Che si tratti di un acquisto personale o di un “prestito” dell’azienda, con il passare del tempo il PC comincia ad avere delle problematiche e rallentare nelle operazioni quotidiane. Non bisogna subito pensare che ci sia qualcosa di irreparabile, può darsi anche che ci sia semplice bisogno di una normale manutenzione dei software e dunque di una semplice formattazione del sistema operativo.
Ma allora come fare a capire quando il PC comincia ad essere obsoleto ed è necessaria una sostituzione? Dopo quanti anni va sostituito in media un PC portatile che viene utilizzato quotidianamente per lavoro?
Durata media di un PC portatile da lavoro
Non esiste in realtà una durata fissa di un PC portatile poiché questa dipende da molteplici fattori. In primo luogo la longevità del nostro device dipende dal modello e dalle specifiche tecniche, un PC di fascia alta possiede ad esempio delle caratteristiche che gli consentono di sopportare meglio il passare del tempo e dunque di reggere anche all’evoluzione tecnologica.
Diverso il discorso per i PC di fascia medio-bassa, per i quali il passare del tempo può coincidere con un fisiologico calo delle prestazioni ed una maggiore difficoltà a reggere i nuovi standard tecnologici e di sicurezza. Un altro fattore da considerare è la durata della batteria, che può variare in base all’utilizzo fatto e alle abitudini di ricarica.
In media la durata di un PC portatile da lavoro è di 4-5 anni, difficilmente infatti un computer utilizzato quotidianamente mantiene intatte le funzionalità della batteria per un ciclo più lungo. I laptop più potenti possono continuare ad essere performanti anche dopo che la batteria è usurata (la si può cambiare) se collegati alla presa.
In generale si consiglia in ogni caso ad un’azienda di sostituire i device dei dipendenti al massimo ogni 5 anni proprio per evitare problemi improvvisi e irrimediabili, sia lato prestazionale che di sicurezza.